Circolare Ministeriale 13 maggio 1998, n. 227

 

Oggetto: Iniziative di formazione e aggiornamento relative all’anno finanziario 1998 - Trasmissione direttiva.

Si trasmette l’unita direttiva n. 226 del 13/5/98 concernente le iniziative di formazione e di aggiornamento relative all’anno finanziario1998. Con l’occasione si fa presente che la direzione generale del personale su disposizione dell’on.le ministro provvederà, in tempi brevissimi, ad assegnare alle SS. LL. i finanziamenti indicati nei piani di riparto acclusi alla direttiva in parola. Sarà cura dello scrivente comunicare tempestivamente gli estremi di registrazione alla corte dei conti della stessa.

Il capo del gabinetto

 

Direttiva 13 maggio 1998 n. 226

 

VISTO il contratto collettivo nazionale di lavoro del comparto del personale della scuola, sottoscritto in data 4 agosto 1995 ed in particolare l’art. 28, comma 3, che prevede l’emanazione di una apposita direttiva sulla formazione e l’aggiornamento per ciascun anno finanziario sulla base della contrattazione decentrata a livello nazionale;

VISTO il contratto decentrato nazionale del 1° febbraio 1996, concernente le linee di indirizzo dell’attività di formazione destinata a tutto il personale scolastico per gli anni 1996/97;

VISTO il contratto collettivo decentrato di amministrazione n.1/97, del 10 giugno 1997, che, in particolare, all’art. 6 disciplina la formazione del personale amministrativo in servizio negli Uffici centrali e periferici;

VISTA la direttiva del 29 gennaio 1997, n. 70;

VISTA la legge 27 dicembre 1997, n. 453 relativa al bilancio di previsione dello Stato per l’anno 1998 e bilancio pluriennale per il triennio 1998\2000 e il decreto del Ministro del Tesoro del 27.12.97 contenente la ripartizione in capitoli delle unità previsionali di base relative al bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario ‘98 e in particolare la tabella 7, relativa al Ministero della Pubblica Istruzione che indica per le attività di formazione una diversa ripartizione delle somme afferenti alla formazione e all’aggiornamento del personale della scuola individuando presso le singole Direzioni Generali e Servizi i centri di responsabilità e istituendo nuovi capitoli di spesa;

VISTA la direttiva sull’azione amministrativa e la gestione del 28 maggio 1997, n.331;

VISTO il decreto ministeriale del 26 gennaio 1998, n. 31, che conferma gli obiettivi fissati nella predetta direttiva;

VISTO l’art. 21, comma 16, lettera d), della legge 15.3 1997, n.59, relativo alla formazione dei capi d’istituto;

CONSIDERATA la priorità che riveste l’attività di formazione come diritto/dovere di tutto il personale e come elemento strutturale della professionalità e della progressione di carriera;

CONSIDERATO che è in fase di avvio la trattativa per la definizione del nuovo contratto collettivo nazionale del personale della scuola per il quadriennio 1998/2001;

CONSIDERATO che a norma dell’art.4, comma 5 ultimo periodo, del vigente CCNL scuola, il contratto decentrato nazionale del 1° febbraio 1996 citato, conserva efficacia fino alla stipula del successivo;

SENTITE le Organizzazioni Sindacali del comparto il giorno 6 aprile 1998

EMANA LA SEGUENTE DIRETTIVA

 

ART. 1

  1. Le linee di indirizzo per l’attività di formazione destinata a tutto il personale scolastico e al personale amministrativo degli Uffici centrali e periferici per l’anno 1998 individuano i seguenti obiettivi prioritari:

ART. 2

  1. La Direzione Generale del Personale con apposito provvedimento ripartisce tra gli Uffici scolastici provinciali, secondo l’allegato prospetto, le risorse finanziarie disponibili sul capitolo 1105 del bilancio di previsione del Ministero della Pubblica Istruzione, tab. 7, di cui al decreto del Ministro del Tesoro del 27 dicembre 1997 per la realizzazione dei piani provinciali di formazione.

ART. 3

  1. Gli Uffici sottoindicati, sentite le OO.SS. del comparto, provvederanno con la disponibilità dei rispettivi capitoli di competenza e sulla base dei principi e dei criteri stabiliti nel contratto decentrato nazionale del 24.10.1997, alla copertura delle spese per i corsi di riconversione professionale (art.473 del decreto legislativo n. 297\1994) e di riqualificazione professionale del personale amministrativo in servizio negli Uffici centrali e periferici (art.12 della legge 15 marzo 1997, n.59): Direzione Generale dell'Istruzione Classica, Scientifica e Magistrale, Direzione Generale dell'Istruzione Tecnica, Direzione Generale dell'Istruzione Professionale e Ispettorato per l'Istruzione Artistica, Direzione Generale del Personale e degli Affari Generali e Amministrativi.
  2. Tutte le Direzioni Generali interessate provvederanno con la disponibilità dei rispettivi capitoli di competenza, alla copertura delle spese per l’impostazione e realizzazione del progetto di formazione dei capi di istituto nel quadro della dirigenza scolastica, in attuazione dell’art.21 della citata legge n.59/97.
  3. Il coordinamento delle relative attività è affidato alla Direzione Generale Istruzione Secondaria di 1° Grado.
  4. Al fine di garantire la massima efficacia degli interventi anche in relazione agli obiettivi prioritari indicati dall’art.1, agli uffici sottoelencati è affidato il compito del coordinamento delle iniziative relative alle seguenti tematiche:

ART. 4

  1. Nell’elaborare e predisporre le linee generali dei diversi progetti di formazione e dei singoli piani provinciali, gli uffici centrali e quelli periferici si atterranno a criteri di efficacia, economicità, semplificazione e trasparenza con l’obiettivo di accrescere la qualità degli interventi nel rispetto di alcuni specifici criteri funzionali e organizzativi.
  2. La funzionalità delle iniziative va assicurata attraverso:
  3. Dal punto di vista organizzativo la priorità va data alle iniziative che assicurino un maggior valore aggiunto; in particolare a quelle azioni che, nella prospettiva di autonomia delle scuole:

ART.5

  1. Nella progettazione e nella definizione dei piani provinciali, i Provveditori agli Studi, anche attraverso l’utilizzazione del referente provinciale per l’aggiornamento, in servizio presso l’ufficio, adotteranno, sulla base degli esiti della contrattazione provinciale, le soluzioni (commissioni provinciali, programmazione concertata...) che si sono rivelate più efficaci per il coordinamento delle iniziative.

ART. 6

  1. Nella prospettiva del rinnovamento metodologico e didattico attraverso l’introduzione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, accanto agli interventi rivolti a diffondere opportunità di alfabetizzazione tecnologica tra gli insegnanti, sono da promuovere e sostenere iniziative, anche di tipo sperimentale, di formazione basate sull’utilizzo delle nuove tecnologie.

ART. 7

  1. Allo scopo di creare un sistema di formazione, diversificato in relazione ai bisogni formativi e articolato per tipologie di intervento, nella predisposizione dei progetti nazionali e dei piani provinciali si opererà con la consulenza e l’assistenza di qualificate istituzioni scientifiche e culturali. In questa prospettiva:
  2. Particolare rilievo assume in questo contesto la piena e funzionale attuazione delle convenzioni intervenute con Università, Istituzioni culturali, Amministrazioni, Enti e Associazioni, a cui gli Uffici presteranno la massima attenzione.
  3. Le scuole e le reti o consorzi di scuole si avvarranno anche della consulenza e dell’assistenza degli ispettori tecnici.

ART.8

  1. La piena efficacia del miglioramento dell’offerta di formazione lungo le linee indicate richiede una particolare attenzione al coinvolgimento degli insegnanti. Nella prospettiva di una gestione autonoma della scuola che può avvalersi di criteri di flessibilità organizzativa, la formazione è una strategia rilevante per accrescere e migliorare le opportunità di apprendimento per gli studenti.
  2. I Provveditori agli Studi ed i Capi d’Istituto, nell’ambito delle rispettive funzioni istituzionali e nelle sedi di programmazione e progettazione, previste dalla normativa vigente, debbono promuovere ed assicurare, in un’ottica di integrazione delle opportunità formative disponibili, le condizioni per garantire al personale scolastico in servizio la partecipazione alle attività di formazione, ivi comprese quelle da svolgersi all’estero in attuazione dei programmi comunitari, in considerazione del rilievo che tali attività assumono per la qualità ed efficacia del servizio scolastico, nonché ai fini della progressione di carriera.
  3. Il piano delle attività di formazione, programmato e deliberato dal collegio dei docenti, deve garantire, prevedendo modi e forme di accesso, la partecipazione alle predette attività, che costituisce priorità da assicurare, secondo le indicazioni contenute nell’art.28 del CCNL, salvo ragioni eccezionali e motivate.

ART. 9

  1. Di particolare importanza è il fatto che la verifica di impatto diventi un momento essenziale dell’azione formativa.
  2. A questo fine all’interno delle singole iniziative di formazione vanno previsti momenti di verifica scegliendo le forme più rispondenti alle caratteristiche dell’azione formativa, dalla rilevazione dei livelli di soddisfazione dei partecipanti ad analisi più attente della ricaduta sull’insegnamento.
  3. A livello regionale i sovrintendenti scolastici affidano alle segreterie tecniche degli ispettori il compito di redigere, nell’ambito della relazione annuale sullo stato del servizio scolastico, una specifica analisi dell’azione di formazione in servizio.
  4. Ciascun ufficio centrale predispone apposite iniziative di monitoraggio delle attività formative e di verifica della loro efficacia e del loro impatto.

ART.10

  1. Al fine di porre le premesse per la progettazione delle attività per l’anno 1999 finalizzata ad anticipare le esigenze indotte dai cambiamenti in corso ed a costituire una rete di servizi professionali per gli insegnanti, il Ministero procederà nel corrente anno:

ART. 11

  1. La presente direttiva conserva efficacia fino all’emanazione delle nuove disposizioni applicative del CCNL scuola per il quadriennio 1998/2001.

 

A norma della legge 14 gennaio 1994, n.20, la presente direttiva sarà trasmessa alla Corte dei Conti per il visto e la registrazione per il tramite dell’Ufficio Centrale per il bilancio.

IL MINISTRO

 

Assegnazioni Piani Provinciali e Personale ATA

 

Uffici periferici Assegnazione

P.s. Agrigento L. 268.330.000

P.s. Alessandria L. 160.130.000

P.s. Ancona L. 218.540.000

P.s. Arezzo L. 147.060.000

P.s. Ascoli Piceno L. 188.450.000

P.s. Asti L. 76.730.000

P.s. Avellino L. 285.520.000

P.s. Bari L. 823.370.000

P.s. Belluno L. 89.520.000

P.s. Benevento L. 203.650.000

P.s. Bergamo L. 359.110.000

P.s. Biella L. 69.170.000

P.s. Bologna L. 282.480.000

P.s. Brescia L. 413.530.000

P.s. Brindisi L. 227.140.000

P.s. Cagliari L. 426.460.000

P.s. Caltanissetta L. 162.220.000

P.s. Campobasso L. 135.210.000

P.s. Caserta L. 519.700.000

P.s. Catania L. 562.720.000

P.s. Catanzaro L. 265.530.000

P.s. Chieti L. 195.050.000

P.s. Como L. 192.490.000

P.s. Cosenza L. 509.650.000

P.s. Cremona L. 130.650.000

P.s. Crotone L. 131.080.000

P.s. Cuneo L. 240.070.000

P.s. Enna L. 117.680.000

P.s. Ferrara L. 125.090.000

P.s. Firenze L. 340.780.000

P.s. Foggia L. 408.520.000

P.s. Forlì L. 153.930.000

P.s. Frosinone L. 298.220.000

P.s. Genova L. 301.640.000

P.s. Gorizia L. 55.580.000

P.s. Grosseto L. 96.460.000

P.s. Imperia L. 87.730.000

P.s. Isernia L. 55.850.000

P.s. L’Aquila L. 179.520.000

P.s. La Spezia L. 89.730.000

P.s. Latina L. 268.430.000

P.s. Lecce L. 447.750.000

P.s. Lecco L. 113.580.000

P.s. Livorno L. 138.630.000

P.s. Lodi L. 84.760.000

P.s. Lucca L. 163.810.000

P.s. Macerata L. 145.440.000

P.s. Mantova L. 156.470.000

P.s. Massa Carrara L. 98.490.000

P.s. Matera L. 137.520.000

P.s. Messina L. 393.050.000

P.s. Milano L. 1.353.560.000

P.s. Modena L. 239.360.000

P.s. Napoli L. 1.725.980.000

P.s. Novara L. 137.620.000

P.s. Nuoro L. 172.550.000

P.s. Oristano L. 86.440.000

P.s. Padova L. 339.610.000

P.s. Palermo L. 607.640.000

P.s. Parma L. 140.560.000

P.s. Pavia L. 170.210.000

P.s. Perugia L. 311.350.000

P.s. Pesaro e Urbino L. 170.690.000

P.s. Pescara L. 158.870.000

P.s. Piacenza L. 98.050.000

P.s. Pisa L. 170.140.000

P.s. Pistoia L. 113.280.000

P.s. Pordenone L. 116.870.000

P.s. Potenza L. 269.180.000

P.s. Prato L. 83.210.000

P.s. Ragusa L. 163.750.000

P.s. Ravenna L. 133.180.000

P.s. Reggio Calabria L. 382.260.000

P.s. Reggio Emilia L. 169.400.000

P.s. Rieti L. 89.320.000

P.s. Rimini L. 108.100.000

P.s. Roma L. 1.599.690.000

P.s. Rovigo L. 113.520.000

P.s. Salerno L. 643.750.000

P.s. Sassari L. 256.690.000

P.s. Savona L. 111.830.000

P.s. Siena L. 103.640.000

P.s. Siracusa L. 224.090.000

P.s. Sondrio L. 83.670.000

P.s. Taranto L. 328.880.000

P.s. Teramo L. 149.290.000

P.s. Terni L. 107.220.000

P.s. Torino L. 866.800.000

P.s. Trapani L. 249.650.000

P.s. Treviso L. 314.230.000

P.s. Trieste L. 79.740.000

P.s. Udine L. 226.800.000

P.s. Varese L. 306.480.000

P.s. Venezia L. 335.210.000

P.s. Verbano L. 71.110.000

P.s. Vercelli L. 71.660.000

P.s. Verona L. 304.040.000

P.s. Vibo Valentia L. 138.840.000

P.s. Vicenza L. 337.680.000

P.s. Viterbo L. 138.020.000

Totale L. 26.415.930.000

Uffici periferici Assegnazione

P.s. Agrigento L. 55.780.000

P.s. Alessandria L. 36.050.000

P.s. Ancona L. 52.810.000

P.s. Arezzo L. 38.600.000

P.s. Ascoli Piceno L. 45.520.000

P.s. Asti L. 15.490.000

P.s. Avellino L. 59.400.000

P.s. Bari L. 166.970.000

P.s. Belluno L. 26.410.000

P.s. Benevento L. 42.560.000

P.s. Bergamo L. 76.890.000

P.s. Biella L. 14.920.000

P.s. Bologna L. 54.460.000

P.s. Brescia L. 90.840.000

P.s. Brindisi L. 44.860.000

P.s. Cagliari L. 121.490.000

P.s. Caltanissetta L. 34.400.000

P.s. Campobasso L. 31.560.000

P.s. Caserta L. 112.470.000

P.s. Catania L. 125.030.000

P.s. Catanzaro L. 55.680.000

P.s. Chieti L. 47.700.000

P.s. Como L. 41.220.000

P.s. Cosenza L. 118.070.000

P.s. Cremona L. 30.030.000

P.s. Crotone L. 27.290.000

P.s. Cuneo L. 51.990.000

P.s. Enna L. 25.500.000

P.s. Ferrara L. 30.360.000

P.s. Firenze L. 74.980.000

P.s. Foggia L. 83.380.000

P.s. Forlì L. 32.720.000

P.s. Frosinone L. 69.250.000

P.s. Genova L. 68.920.000

P.s. Gorizia L. 15.080.000

P.s. Grosseto L. 20.310.000

P.s. Imperia L. 17.550.000

P.s. Isernia L. 10.590.000

P.s. L’Aquila L. 38.270.000

P.s. La Spezia L. 17.340.000

P.s. Latina L. 56.440.000

P.s. Lecce L. 94.170.000

P.s. Lecco L. 24.460.000

P.s. Livorno L. 30.650.000

P.s. Lodi L. 17.470.000

P.s. Lucca L. 32.130.000

P.s. Macerata L. 33.330.000

P.s. Mantova L. 32.500.000

P.s. Massa Carrara L. 27.520.000

P.s. Matera L. 38.640.000

P.s. Messina L. 79.140.000

P.s. Milano L. 277.790.000

P.s. Modena L. 52.900.000

P.s. Napoli L. 357.210.000

P.s. Novara L. 31.360.000

P.s. Nuoro L. 53.800.000

P.s. Oristano L. 25.710.000

P.s. Padova L. 82.600.000

P.s. Palermo L. 136.810.000

P.s. Parma L. 34.230.000

P.s. Pavia L. 36.130.000

P.s. Perugia L. 76.090.000

P.s. Pesaro e Urbino L. 38.850.000

P.s. Pescara L. 32.540.000

P.s. Piacenza L. 20.720.000

P.s. Pisa L. 32.750.000

P.s. Pistoia L. 24.470.000

P.s. Pordenone L. 24.550.000

P.s. Potenza L. 78.730.000

P.s. Prato L. 18.250.000

P.s. Ragusa L. 35.720.000

P.s. Ravenna L. 32.300.000

P.s. Reggio Calabria L. 79.920.000

P.s. Reggio Emilia L. 36.250.000

P.s. Rieti L. 22.660.000

P.s. Rimini L. 22.980.000

P.s. Roma L. 362.910.000

P.s. Rovigo L. 28.140.000

P.s. Salerno L. 134.340.000

P.s. Sassari L. 80.950.000

P.s. Savona L. 24.060.000

P.s. Siena L. 23.730.000

P.s. Siracusa L. 49.760.000

P.s. Sondrio L. 20.930.000

P.s. Taranto L. 74.150.000

P.s. Teramo L. 28.180.000

P.s. Terni L. 23.070.000

P.s. Torino L. 183.450.000

P.s. Trapani L. 52.810.000

P.s. Treviso L. 73.660.000

P.s. Trieste L. 18.460.000

P.s. Udine L. 52.360.000

P.s. Varese L. 62.950.000

P.s. Venezia L. 75.840.000

P.s. Verbano L. 16.300.000

P.s. Vercelli L. 15.490.000

P.s. Verona L. 58.210.000

P.s. Vibo Valentia L. 29.170.000

P.s. Vicenza L. 74.150.000

P.s. Viterbo L. 28.670.000

Totale L. 5.846.250.000